Si tratta di infezioni acute o croniche della prostata, ghiandola dell’apparato genitale maschile posta sotto la vescica ed attraversata dall’uretra, che possono manifestarsi con un esordio sia acuto che cronico.
La prostatite è una malattia estremamente frequente e colpisce, in particolare, soggetti giovani, nella fascia di età compresa fra i 18 ed i 45 anni.
L’origine delle prostatiti è da ricondursi ad infezioni da agenti patogeni (batteri di provenienza intestinale, Chlamydia, Mycoplasma) o a comportamenti scorretti che fanno parte dello stile di vita dei pazienti.
Una corretta alimentazione è fondamentale per la buona salute della prostata.
Alcuni cibi (spezie, insaccati, birra, caffè, superalcolici) se assunti in quantità eccessive, possono determinare irritazione ed infiammazione, in grado di peggiorare la sintomatologia prostatitica. Inoltre, la scarsa idratazione ed una funzione intestinale irregolare consentono la sovrapposizione di fenomeni infettivi a partenza vescicale o intestinale.
Spesso anche le abitudini sessuali possono essere responsabili di queste forme aspecifiche. Un’attività sessuale irregolare e la pratica del coito interrotto, infatti, sono in grado di determinare fenomeni di congestione della ghiandola prostatica. Allo stesso modo, uno stile di vita eccessivamente sedentario e l’uso continuativo delle due ruote possono provocare un’infiammazione prostatica.
PROSTATITE ACUTA
PROSTATITE CRONICA
ANALISI COMPLEMENTARI
Gli esami colturali (esame colturale del secreto vaginale e tampone vaginale con ricerca di Chlamydia e Mycoplasma) vanno sempre eseguiti anche nella partner per escludere una patologia a trasmissione sessuale.
INDAGINI STRUMENTALI