Le infezioni delle vie urinarie (IVU) stanno assumendo per il medico sempre maggiore rilievo sia perchè esse sono seconde per incidenza solo a quelle dell’apparato respiratorio e rappresentano il tipo di infezione più frequentemente acquisita in ambito ospedaliero, sia perché spesso costituiscono la manifestazione unica o quanto meno la più appariscente di gravi alterazioni anatomo-funzionali dell’apparato urinario.
Le infezioni urinarie incidono con diversa frequenza nei due sessi e nelle diverse età della vita, costituiscono da sole il 25% della patologia dei primi due anni di vita ed il 16% di tutta la patologia pediatrica.
DIAGNOSI
La sintomatologia clinica non sempre è sufficiente per una diagnosi di infezione urinaria.
E’ spesso necessario ricorrere ad indagini di laboratorio e strumentali al fine di:
SINTOMATOLOGIA
Quanto mai varia:
TERAPIA
Infine è importante ricordare che le IVU in gravidanza costituiscono un grave pericolo sia per la gestante sia per il feto. Batteriurie anche asintomatiche che si verificano nel 10-13% delle gravide, misconosciute, possono essere responsabili di pielonefriti croniche complicate o meno con calcolosi, di parto pretermine o, peggio, di gestosi con aumento della mortalità perinatale.
In gravidanza ogni donna dovrebbe essere sottoposta ad esame colturale delle urine dopo il III mese di gestazione ed essere adeguatamente trattata al primo esame positivo.
L’ infiammazione dell’epididimo e del testicolo può essere una complicanza di IVU con prostatite o uretrite, una sequela della parotite epidemica (di solito orchite non accompagnata da epididimite) o di malattie sessualmente trasmesse, una complicanza di intervento chirurgico sulla prostata o un risultato di un’infezione secondaria a un catetere a permanenza.
L’EPIDIDIMITE ACUTA
(sia batterica che aspecifica) è caratterizzata da:
L’ESAME OBIETTIVO RIVELA::
L’epididimite e l’orchi-epididimite possono avere una causa batterica oppure una causa non meglio specificata. In caso di infezione batterica gli esami di laboratorio (spermiocoltura ed urinocoltura) risulteranno positivi e il successivo antibiogramma fornirà indicazione sulla sensibilità agli antibiotici. Viceversa in caso di forme aspecifiche gli esami colturali risultano nella norma.
TERAPIA
Il trattamento dell’ epididimite non batterica è simile, salvo per il fatto che la terapia antimicrobica non è efficace.
L’infiammazione del glande (balanite) e del prepuzio (postite).
La balanopostite si associa spesso alla presenza di un prepuzio aderente che non permette un’igiene adeguata. Le secrezioni sottoprepuziali possono infettarsi con batteri anaerobi e determinano infiammazione e distruzione tissutale. Il diabete mellito è condizione predisponente la balanopostite, probabilmente attraverso diversi meccanismi, incluso la glicosuria.
CLINICA
DIAGNOSI E TERAPIA
Se si rinviene una causa specifica, si dovrà procedere a una terapia appropriata con antibiotici o antimicotici per via locale e andranno messe in atto misure igieniche generali.
L’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale rimane alta nella maggior parte del mondo nonostante i miglioramenti diagnostici e terapeutici che possono rapidamente ottenere la fine della contagiosità dei pazienti e permettono la guarigione nella maggior parte dei casi. Le più comuni infezioni a trasmissione sessuale sono rappresentate dalle infezioni da Chlamydia e Mycoplasma.
DIAGNOSI
Si basa sulla sintomatologia e su indagini di laboratorio.
TERAPIA
Chemioterapia antimicrobica (antibiotici, antivirali).