La disfunzione erettile, campanello d’allarme della patologia cardiovascolare

Un deficit dell’erezione aumenta del 44% la possibilità di incorrere in una malattia cardiovascolare, del 62% il rischio di un infarto, del 39% quello di un ictus e del 25% di una possibile mortalità per problemi cardiaci.

Questi gli importanti numeri, definiti da un  recente studio, che ha avuto l’obiettivo di  trovare, in modo più attendibile e corretto, le eventuali relazioni e correlazioni tra un disturbo dell’erezione ed un possibile problema cardiovascolare. Il lavoro  in questione è una meta-analisi, che ha preso in considerazione quattordici ricerche distinte che hanno studiato questo tipo di problematiche cliniche.

Sono stati valutati complessivamente 92.757 uomini con disturbi dell’erezione e si è giunti alla conclusione che, in sintesi estrema un deficit dell’erezione, nella storia clinica di un uomo, si può considerare alla stessa stregua di un importante fattore di rischio predittivo a livello delle arterie coronarie, come l’ipertensione arteriosa, il fumo di sigarette o la presenza di un importante aumento del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue e quindi questo sintomo clinico deve essere tenuto sempre ben presente e mai sottovalutato.