La sterilità maschile causata da insufficienza di produzione di spermatozoi potrebbe essere dovuta all’esistenza di un numero troppo flebile di cellule staminali nei testicoli del soggetto, ma anche ad un blocco del processo di formazione degli spermatozoi.
Ci sono delle varianti in queste patologie: è il caso, per esempio, in cui esistono nel testicolo solo cellule di supporto (chiamate cellule di Sertoli), in cui è possibile che sussistano casi isolati di produzione di spermatozoi. E’ questo il caso in cui, grazie ad una biopsia chirurgica del testicolo, con delle micro-iniezioni si fecondano gli ovociti.
Esiste anche una sterilità maschile che viene chiamata secondaria, indotta da un trattamento tossico a cui il soggetto è stato sottoposto, per esempio, per una patologia cancerogena. Si considera che, in futuro, un uomo su dieci in età procreativa potrà essere sopravvissuto ad un cancro, e questo implica che oggi si debba considerare la sua futura fertilità.
Nel 1994 sono stati pubblicati i lavori di R.L.Brinster che mostravano come una produzione di spermatozoi puo’ essere iniziata, su dei topi resi sterili, dopo un trapianto di cellule staminali spermatozoiche prelevate da altri topi.
Se un numero di cellule sufficienti è iniettato nel testicolo, l’innesto puo’ permettere al topo innestato di procreare con le caratteristiche del topo donatore. L’efficacia e l’innocuità degli innesti sugli animali, sono collegati a recenti progressi: prima di tutto l’identificazione di cellule staminali nell’ambito complessivo delle cellule testicolari; nonchè lo sviluppo di sistemi di coltura cellulare che assicurano l’auto-rinnovamento e la proliferazione di cellule staminali in laboratorio; e infine la messa a punto di un protocollo di congelamento di queste cellule.
Il procedimento è rassicurante perchè nessuna anomalia di sviluppo o modificazione genetica è stata rilevata su due generazioni dei topi utilizzati.
Questi esperimenti sono stati praticati anche su altre specie di mammiferi (capre, maiali, bovini) e stanno per essere fatti sulla scimmia macaco rhesus.
Nell’uomo dovrebbe essere possibile conservare le cellule staminali di giovani ragazzi non ancora in pubertà, prima di sottometterli a trattamenti che potrebbero renderli sterili.
Ma dovrebbe essere anche possibile arricchire il testicolo di un uomo infertile moltiplicando in laboratorio le proprie cellule staminali spermatozoiche prima di innestargliele nel testicolo per ripopolare lo stesso. C’e’ ancora da fare, e alcune équipe hanno pensato di conservare la polpa testicolare di questi giovani ragazzi per riattivare un domani la loro fertilita’.